venerdì 26 novembre 2010

La top ten dei lavori meno considerati ma più pagati

Lavoro (foto Fotolia)
Meglio falegname o disoccupato? A giudicare da quanta fatica fanno le imprese italiane a trovare tecnici e operai specializzati, sembrerebbe che molti giovani del Belpaese preferiscano restare a spasso piuttosto che fare un mestiere manuale. I numeri parlano chiaro: su circa 550.00 assunzioni previste nel 2010, le aziende hanno avuto grosse difficoltà nel reperire quasi 150.000 posizioni, e di queste circa 75.000 erano per personale qualificato o specializzato nell'artigianato, nel commercio e nei servizi (dati Unioncamere — Rapporto Excelsior).
Molti giovani disoccupati, però, cambierebbero forse idea se sapessero che alcuni di questi mestieri trascurati, oltre a dare la sicurezza di un posto fisso, sono anche ben pagati. A dimostrarlo sono i dati forniti dall'Unione Artigiani in base ai contratti nazionali di lavoro.
Ecco dieci lavori "snobbati" che possono arrivare a garantire uno stipendio alto o comunque, visti i tempi che corrono, piuttosto sostanzioso.
Meccanici: 1.900 euro
Tornitori, fresatori, attrezzisti. I mestieri delle officine sembrano appartenere all'epoca ormai lontana del boom industriale degli anni '60 e delle grandi fabbriche. Invece le piccole imprese italiane sono ancora in cerca di queste figure. Un operaio specializzato di questo tipo, dopo circa cinque scatti di anzianità, può arrivare a prendere in media quasi 1.900 euro lordi al mese (per la precisione, 1.875 euro).

Idraulici: 1.600 euroSi dice spesso che trovare un idraulico la domenica è impossibile. Lo è anche per le realtà produttive del nostro paese, e non solo nel weekend: nel 2010 ben 2.470 idraulici e posatori di tubazioni idrauliche e di gas sono risultati "di difficile reperimento" per le imprese che volevano assumerli. Una situazione paradossale, nonostante la paga prevista dai contratti artigiani per questo lavoro: dopo alcuni anni di esperienza, un idraulico specializzato che lavora "in parallelo" con un'azienda percepisce mediamente più di 1.600 euro lordi al mese (1.625). Per non parlare di tutti i lavoratori di questo settore che dopo un po' di tempo scelgono di mettersi in proprio. Per un singolo intervento su tubi da sostituire, rubinetti che perdono e lavandini intasati, la spesa media di base per un cliente si aggira sui 100 euro. Se si moltiplica per almeno venti chiamate al mese sono 2.000 euro lordi: una bella cifra, senza dubbio.

Montatori di apparecchi termici: 1.600 euro
Termosifoni e impianti di riscaldamento: montarli e installarli non è un gioco da ragazzi ma non è neanche impossibile: basta imparare. Un motivo in più per farlo, anche in questo caso, è la retribuzione, che è assimilata a quella degli idraulici specializzati che prestano manodopera per conto di altre imprese: 1.625 euro lordi al mese, una volta raggiunti tre scatti di anzianità. E anche in questo caso, quando si impara il mestiere, è facile iniziare un'attività imprenditoriale autonoma.

Installatori di infissi: 1.500 euro
Chi decide di intraprendere l'attività di installatore di infissi, lavora a contatto con l'imprenditore artigiano, sia nella fase di produzione (porte, finestre e così via) sia nella fase dell'installazione. Non trattandosi di una figura "specializzata" ma di un operaio "qualificato", lo stipendio è un po' più basso ma può raggiungere comunque livelli gratificanti. Dopo alcuni anni di esperienza può arrivare complessivamente a 1.500 euro lordi mensili.

Saldatori: 2.000 euro
Quella del saldatore è una figura professionale ibrida perché può rientrare, a seconda delle mansioni che svolge, sia nella categoria degli installatori di infissi e serramenta sia in quella dei lavoratori edili. In quest'ultimo caso, un saldatore iper-specializzato che magari abbia anche alcune conoscenze di lingua straniera per poter lavorare nei cantieri sparsi per il mondo può guadagnare anche 2.000 euro al mese.

Pasticceri: 1.700 euro
Preparare torte e dolci, si sa, può essere un'attività molto creativa e gratificante, anche perché spesso i clienti sono i primi a riconoscere la bravura del pasticcere. Eppure, nelle aziende dolciarie non è così facile trovare persone disposte a fare questo lavoro, nonostante la paga sia dolce quasi quanto le delizie da produrre: un pasticcere assunto da un'impresa artigiana, nel giro di dieci anni, può arriva a percepire 1.700 euro lordi mensili.

Panettieri: 1.700 euro e 50% in più se il lavoro è notturno
Lavorare serve per "portare il pane a casa". Chi fa il panettiere, uno dei mestieri più antichi di sempre, a casa può portare non solo il pane ma anche un bel po' di denaro. In base ai contratti nazionali, dopo circa dieci anni di attività, questo lavoro può far guadagnare 1.700 euro lordi al mese. In più, i moltissimi fornai che lavorano di notte (dalle 21 alle 4) hanno diritto a un aumento di retribuzione pari al 50%.
Pastai: 1.700 euro
Se c'è un prodotto alimentare per cui l'Italia è al primo posto nel mondo è sicuramente la pasta. Nonostante ciò, sembra che fare il pastaio non abbia molto appeal sui giovani italiani. Un peccato, anche perché gli operai specializzati nella produzione di pasta a livello artigianale sono equiparati ai panettieri e possono arrivare a prendere 1.700 euro lordi al mese.

Falegnami: 1.700 euro
Nonostante la forte presenza di grandi gruppi stranieri nel settore dell'arredamento, il design made in Italy continua a farsi valere in tutto il mondo. Il merito, naturalmente, è anche dell'estro artistico e della competenza di chi i mobili li produce: i falegnami. Per quelli specializzati e con diversi anni di esperienza alle spalle, il contratto nazionale di categoria prevede che lo stipendio possa raggiungere in media circa 1.700 euro lordi al mese (1.692 euro).

Sarti: 1.500 euro
I sarti dicono che la soddisfazione di vedere una persona che indossa un abito tagliato e confezionato da loro è impagabile. Ma se la gratificazione non ha prezzo, il lavoro ce l'ha. È per questo che gli operai specializzati nel tessile, dai sarti ai tagliatori artigianali, sono retribuiti con uno stipendio che raggiunge, a un punto avanzato della carriera, i 1.500 euro lordi mensili.

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